Trash-endenza

di Licia Satirico

Dio è morto:
con questa espressione Nietzsche sosteneva che l’uomo è abbandonato a se stesso, non potendo scoprire alcuna verità trascendente e definitiva.
La campagna elettorale in corso, immanente nel senso nietzschiano del termine, si rivela tuttavia dotata del singolare talento della trashendenza, in un’escalation classificabile per tendenze che l’illustre filosofo non aveva previsto.

Comunione e restituzione.

Questi sono i giorni dell’indulgenza plenaria.
Tutto vi sarà ridato, amnistiato, perdonato: anzi, condonato.
Vediamo meglio di che si tratta.

Imurang.
È la prima imposta che torna indietro, in contanti o con apposito bonifico.
Gli scienziati propongono di lanciarla nella stratosfera insieme a un prelato e a un banchiere, giusto per vedere l’effetto che fa: ce lo chiede la Nasa.

Condono tombale.
Novità rivoluzionaria: nella prossima legislatura i morti non pagheranno più le tasse.
Si prevede un numero esorbitante di decessi, con conseguente riduzione delle spese sanitarie.

Condono edilizio.
È il vostro grande momento. Potete costruire un villaggio turistico sul bagnasciuga di fronte casa, una stazione spaziale orbitante sul terrazzo, un bagnetto a castello per vostra suocera sopra la mansarda.
Occupate pure il suolo pubblico, perché tra poco sarà comunque messo in vendita a prezzo di costo.

Condono dei peccati.
La Chiesa non resta indietro e promette la remissione di adulteri, evasioni, corruzioni e tentazioni per chiunque si impegni a preservare le sue guarentigie.
In attesa del partito preservatore (so cosa state pensando), Bagnasco ci mette in guardia dal baratro delle nozze gay e finisce nei Casini.

Paracoolismo.

È quasi uno sport estremo: una specie di parapendio con airbag facciale, sempre che siate in grado di individuare la faccia.
flickr-4170287336-originalI candidati vogliono trasmettere un’immagine rassicurante, buonista, addirittura edificante.
Si fanno quindi immortalare quando bevono una birretta o mentre giocano sul tappeto di casa con i nipotini.
Superata l’immagine agreste dello statista che miete il grano a torso nudo, va di moda lo scatto canino.
Bersani, inopinatamente elitario, opta per il labrador, mentre impazza tra i liberisti l’adozione catartica del meticcio.
Gatti, uccelli e rettili protestano per la palese discriminazione.
Alcuni movimenti animalisti suggeriscono la chiusura dei candidati negli stabilimenti Green Hill in cambio della liberazione di un numero di beagle pari ai membri di Camera e Senato.

Fascismo.
Stavolta si declina in due varianti: il faccismo di bronzo (“il mio inglese è buono”, ha recentemente dichiarato Ignazio La Russa) e il fashismo.
Quest’ultimo è la versione fashion di un orientamento politico mai caduto in disgrazia: è una camicia nera in puro chiffon indossata su inserti di botulino e fez con cordoncino in oro. Consigliata abbronzatura aliena.

Testimonial.
Più la politica s’identifica con lo spot, più diventa importante il testimonial.
Se il testimonial è indagato guadagna punti (o li ruba, fate voi), ma se poi è testimone in un processo può guadagnare perfino una candidatura.

Nutella.
Tempi di crisi anche per lei: trasmigra dall’universo morettiano ai rimborsi spese dei consiglieri regionali, che sostengono di non gradirla nemmeno.
A noi piace immaginare una Nutella lontana da contabilità e politica, del tutto estranea alle creme marroni di certi incontri istituzionali.

Campi da golf.
Insieme ai campi da tennis e alle partite di calcio, sono il cuore della campagna elettorale di Antonio Razzi, ex deputato IdV passato al Pdl dopo aver espresso memorabili opinioni sul vitalizio dei parlamentari. Più buche per tutti.

Accorpamento.
Sofisticato eufemismo con cui si preannuncia la chiusura di ospedali, tribunali, scuole e università.
Niente ce li restituirà: non sono mica l’Imu.

Sociopatical network

I programmi elettorali, in non più di centoquaranta caratteri, sono tutti diffusi via Twitter.
La campagna elettorale è smart, è light, è stata adattata alle nostre nuove soglie di povertà mentale.
Alcuni candidati dilagano sui palinsesti televisivi in modo ossessivo-compulsivo, proponendo il rinvio di ogni altro appuntamento mediatico.
Scopriamo così che Sanremo è un noto covo di anarchici e sovversivi in grado di spostare voti.
La bouta(na)de ricorda una celebre battuta: “La commedia non mi è piaciuta, però l’ho vista in condizioni sfavorevoli: il sipario era alzato”.

Forse Dio è morto, ma Groucho Marx è vivo e lotta insieme a noi.

2 pensieri su “Trash-endenza

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